martedì 16 novembre 2010

Sessione osservativa 14/11/2010

La serata è cominciata verso le 00.40 e si è conclusa alle 05.45/55.
Dopo essere rincasato da una pizza con gli amici intorno alle 00.20, mi è mi è bastato il tempo di raccogliere il materiale cartaceo, posizionare il telescopio in cortile e prepararmi un buon caffè…
Ovviamente ho usato oculari di focali differenti fra loro, qui li presento e dopo, quando ne parlerò nelle osservazioni, li chiamerò per focale. Gli oculari sono: 32 mm TS (schema ottico ignoto) RKE 20mm RKS, Pl 10mm Skywatcher, Ke 6,3 mm Skywatcher.

M45: 32/20 mm
Il colore azzurro è evidentissimo e si nota una leggera nebulosità intorno a Merope.
Si vedono molte stelle di fondo oltre alle 7 più luminose, la visione è ovviamente spettacolare!
M42-43: 20/10/6,3 mm
M42, ogni volta che la vedo sembra sempre più bella.
Le “ali” senza OIII sono molto sviluppate, ci sono innumerevoli chiaroscuri e la nebulosità si estende in tutto il campo dell’oculare. Il trapezio è molto luminoso e si vedono altre deboli stelline sparse a casaccio nella nebulosità.
M43 con la sua neb. oscura è anche essa molto suggestiva.
Con l’aggiunta del filtro OIII, il fondo cielo si scurisce e i chiaroscuri si fanno più marcati, la visione generale è più “incisa”. Ora il “dente” appare frastagliato ed irregolare e M43 è ricco di chiaroscuri, la nebulosa oscura che lo attraversa è ora più netta.
A 150x (10mm+OIII) il dente è frastagliato e irregolare, ha particolari fotografici ed è davvero surreale.
Con il 6,3mm+OIII, a 240x circa, l’immagine si scurisce ma si “entra” quasi nella neb. oscura. Si notano tantissime sfumature grazie al luminosissimo sfondo, si vede dove le polveri sono più o meno dense, ora è davvero incredibile!
NGC 1977: 20 mm.
Con il 20 mm e l’OIII si stacca discretamente dal fondo cielo con la sua classica banda oscura ondulata che lo attraversa.
NGC 2024: 20 mm
Chiamata comunemente nebulosa fiamma, si stacca bene dal fondo cielo e appare nel campo dell’oculare con la luminosa ζ Ori.
È visibile nell’oculare come una nubecola tagliata in 2 da una regione scura che si dirama verso nord nella parte centrale, l’OIII non dà un grande aiuto, anche senza filtri però la forma è molto netta.
M78: 20 mm.
M78 è un oggetto che, devo ammettere, non mi è mai piaciuto. Si presenta all’oculare del dobson come una nebbiolina irregolare nella quale sono presenti 2 stelle, si intuisce nella parte inferiore la nebulosa oscura che la attraversa.
NGC 2237/39/46 (Nebulosa rosetta)+ ammasso NGC2244: 20 mm
Senza OIII si vede solo l’ammasso aperto NGC2244, composto da stelle di diversa luminosità e, sotto celi abbastanza bui (come nel mio caso, è visibile anche ad occhio nudo come una macchietta lattiginosa.
L’ammasso in se è molto esteso, non contiene molte componenti e non ci sono segni di condensazione.
Aggiungendo l’OIII, le stelle dell’ammasso perdono luminosità, ma tutto intorno all’ammasso si forma una specie di nebbia, come se l’oculare fosse appannato. Questa “nebbia” è davvero molto estesa e forma un “buco” dove risiede l’ammasso. Piuttosto suggestivo,direi!
M1: 20 mm.
Si stacca molto bene dal fondo celo, ha l’aspetto di una nube molto irregolare e si intuisce anche qualche filamento interno, qui l’OIII non aiuta molto anzi…
NGC 1750/58: 20 mm.
Sono 2 ammassi aperti che si trovano fra le “corna” della costellazione del Toro. Questi due ammassi appaiono uniti solo in prospettiva, non hanno alcuna interazione gravitazionale fra loro.
All’oculare appare un bell’ammasso stellare abbastanza ricco di stelle discretamente brillanti, privo di condensazione.
Osservando con più attenzione si riesce anche a distinguere un ammasso dall’altro.
M36/37/38: 20 mm
A mio avviso, il più bello di questi tre ammassi stellari è M37.
Questo ammasso appare nell’oculare con centinaia di stelline minutissime che hanno come sfondo un cielo nerissimo, ha una modesta concentrazione centrale e forma vagamente sferica.
M36 ed M38 invece possiedono astri più brillanti ma in numero inferiore, senza alcuna condensazione.
M36 ed M37,sotto un cielo discretamente buio, sono visibili ad occhio nudo come piccole macchiette nella costellazione dell’Auriga.
M35: 20 mm
È un ammasso molto affascinante, è molto ricco di stelle, non possiede segni di condensazione e le sue componenti sono di innumerevoli luminosità, come per dire “c’è né per tutti”!
NGC 2392 (eskimo): 20/10 mm
Appare nel campo del 20 mm davvero piccola ma davvero luminosissima!
Già così si riescono a cogliere particolari come la differenza di luminosità dal centro all’esterno.
Con il 10 mm è molto più godibile, ora si vede chiaramente un nucleo pressoché sferico circondato da un “anello” nebuloso un po’ più scuro; si intravedono alcuni chiaroscuri.
Con l’OIII questa planetaria diventa così luminosa che i chiaroscuri spariscono e il nucleo appare “bruciato”.
Ammassi aperti fra Unicorno e Cane mag.: 20 mm
La parte inferiore (e non solo) delle costellazioni Unicorno e Cane maggiore è ricchissima di ammassi stellari. Osservare quelle aree ricche di stelle è davvero molto emozionante.
In questa vasta area di cielo si possono ammirare miriadi di ammassi più o meno luminosi, alcuni sono composti da stelle finissime e piuttosto concentrate, altri sono così dispersi da essere di difficile individuazione, quasi ci si perde!
M46: 20/10 mm
È un oggetto molto bello ed interessante, appare nell’oculare come una miriade di stelle finissime (ricorda un po’ M37 in Auriga) con un accenno di condensazione centrale, ma ciò che rende interessante questo ammasso è la nebulosa planetaria NGC2438 ,che appare (prospettivamente) quasi al centro dell’ammasso.
A 150x +OIII appare sferica e di forma anulare, nonostante il filtro faccia perdere luminosità, il campo stellare rimanente crea un effetto molto suggestivo.
M47
Rispetto a M46, questo ammasso di stelle ha componenti molto più luminose, sparse su un’area piuttosto ampia.
Il numero di stelle di cui è composto è comunque ben inferiore a quello del suo “vicino”.
M44: 32 mm
È un oggetto davvero enorme, è davvero suggestivo!
Si capisce subito perche viene chiamato l’Alveare.
Innumerevoli stelle, alcune delle quali con luminosità molto alta, sono sparse in un’area parecchio più grande della luna piena. Il modo migliore per apprezzare questo oggetto, a causa delle sue grandi dimensioni, è però il binoolo.
M67: 20 mm
È un ammasso stellare abbastanza ricco, è composto da componenti di luminosità varia, anche se mediamente bassa, ha una leggera condensazione, a 75x è completamente risolto.
M97: 20/10 mm
È un oggetto piuttosto esteso, nonostante la sua natura di nebulosa planetaria.
Appare nel campo del 20 mm come una sfera gassosa ben staccata da un fondo cielo non particolarmente ricco.
Il contrasto aumenta parecchio con l’aggiunta dell’OIII. Con il 10 mm a 150x + OIII la visione è ben più suggestiva, si osservano al suo interno due stelline ed alcune differenze di luminosità.
M108: 20/10 mm
Questa luminosa galassia si osserva come una macchia di luce fortemente ovale e ben staccata dal fondo cielo, ha un nucleo puntiforme e molto luminoso.
A 150X il fondo cielo si scurisce e la visione diventa più comoda, niente di più.
Se si usano ingrandimenti bassi, questa galassia può essere osservata insieme a M97.
NGC 3226/7: 20/10 mm
Se il mio cielo fosse un pizzico più scuro, queste galassie si vedrebbero a contatto l’una con l’altra. Anche nel mio caso,comunque, si capisce perfettamente che sono 2 galassie interagenti.
Una è un po’ rotondeggiante, l’altra è decisamente più oblunga, il loro nucleo è piuttosto concentrato, quasi puntiforme, hanno entrambe un alone molto sviluppato e sono immerse in un fondo celo piuttosto povero di stelle.
Queste due galassie in interazione sono uno dei miei oggetti preferiti, sotto cieli scuri la loro osservazione è davvero emozionante.
M65/66/ NGC3628:20/10 mm
A 75X si osserva perfettamente la forma bizzarra di NGC3628, appare come una nubecola di forma molto allungata e dalle estremità sfumate. Si intravede oltretutto nella parte inferiore una regione più scura di polveri che la attraversa.
M65 a 150x appare con un nucleo molto pronunciato e luminoso, si intuisce una forma ad “S” molto allungata con le estremità che sfumano gradualmente.
M66 ha un alone molto più rotondeggiante.
Possiede un nucleo piuttosto luminoso che si allunga visibilmente per buona parte dell’alone in modo rettilineo. Penso che questi luminosi “filamenti” siano la “barra” dalla quale poi si sviluppano le classiche spire delle galassie a spirale barrata come questa.
NGC 3187/85/90/93: 20/10 mm
Questo splendido quartetto di galassie è a mio avviso davvero suggestivo.
NGC 3193 ed NGC 3190 sono le più luminose del gruppo e quest’ultima esibisce un nucleo molto puntiforme ed una forma allungata.
NGC 3193 appare vicinissima ad una stella di discreta luminosità che tuttavia non ne condiziona l’osservazione. Ha la forma nettamente sferica e un alone piuttosto esteso con una luminosità che sciama gradualmente dal centro verso l’esterno.
NGC 3187 è appena visibile in visione distorta, appare come una minuscola macchiolina al fianco di NGC 3190.
NGC 3185 esibisce un’accentuata forma ovale ed un nucleo molto puntiforme.
Saturno 10/6,3 mm
Eh si! Mentre il buio cominciava a vacillare per colpa del sole, è sorto Saturno.
Nonostante una turbolenza molto intensa a causa dell’altezza scarsa e le dimensioni angolari piuttosto scarse, si distinguevano senza alcuna difficoltà le anse degli anelli e per un istante mi è sembrato anche di intravedere la divisione di cassini.
Ormai le stelle inghiottite dall’azzurro del cielo sembrano spegnersi lentamente come piccoli fuochi senza più legna.
Così, una giornata comincia e un’avventura finisce.

venerdì 8 ottobre 2010

103/p Hartley

ho avuto modo in questi giorni di seguire la cometa 103/P hartley, approfittando di alcuni sprazzi di sereno.
a 75x (20mm) con il dobson da 12" appare come un batuffolo dal nucleo puntiforme. e davvero enorme! appare in un campo discretamente ricco di stele, la sua magnitudine è molto buona(+5,3).
per il 21 ottobre si prevede tocchi la mag +4,9, ma speriamo in un outburst (chi non ricorda la holms?)

domenica 5 settembre 2010

...astro...fotografia

è nato un nuovo blog nel quale racconto le meravigle del cielo attraverso l'"occhio" in silicio della mia nuova reflex Canon EOS 1000D e alle sue immagini. ovviamente "deep sky night" non chiude i battenti, continuerò a pubblicare esperienze e cosigli...
il link lo trovate nella colonnina delle informazioni a destra in "sezione fotografia"

martedì 10 agosto 2010

Dal tramonto all'alba...

Nella sera fra il 7 e 8 agosto mi sono permesso una serata in una piccola “piazzola” a pochi metri da casa. Questa piazzola è ricoperta di erbetta molto bassa che contiene efficacemente il calore.
La serata è buona, ma non eccezionale. Comincio a montare il tutto. Al tramonto sono “operativo” con il dobson in perfetta temperatura.
Il primo oggetto della serata è Albireo, per chi non l’avesse mai osservata è meglio che si affretti a farlo! A 75x sono due gemme colorate sopra un tappeto di stelle, si risolvono già nel cercatore 9x50!
Si continua con gli ammassi del Sagittario. Grazie alla bassa ostruzione del secondario ( 21%), le stelle sono molto puntiformi, di poco più grandi del mio acro f 8, ma con un’immagine molto più luminosa.
M11, a bassi ingrandimenti sembra un globulare, e da 75x che si comincia a sospettare la sua vera natura. A 150x le stelle si sparpagliano, ora si che sembra un ammasso aperto. In qualunque caso e molto suggestivo!
Dopo una breve ricerca, approdo sui due ammassi M18 e M24. M24 ha stelle molto fini e minute, M18 invece è meno concentrato ma più luminoso. Entrambi appaiono in un campo particolarmente ricco (siamo in piena Via Lattea, non dimentichiamolo!).
L’oggetto che però mi ha più stupito è stato M17 (the Omega nebula) che con l’OIII mi ha fatto annotare: "...è stupenda, sembra una fiamma. Sono visibili molti chiaroscuri, la sua nebulosa oscura è visibile come un “buco” fra la nebulosità..."
E anche questo oggetto è immerso in un ricco campo stellare, che purtroppo viene fortemente penalizzato dall’OIII.
Davvero bella anche M27 (dunbell nebula). Iinfatti, questa enorme planetaria dava il meglio di se già a 75x. Su questo famoso oggetto ho annotato: "... senza OIII sembra una foto a bassa esposizione, è immersa in un campo ricco di stelle di varia grandezza. .." Con l’OIII le stelle si “oscurano” ma la planetaria si presenta in tutto il suo splendore! Ha una colorazione verdognola e si osservano parecchi chiaroscuri e variazioni di luminosità.
Ora non poteva mancare una famosa gemma quale M57, che per me rappresenta la “classica” nebulosa planetaria, quella che uso come esempio quando parlo di questi oggetti.
Su di essa ho potuto annotare: "...appare in un campo abbastanza ricco, è davvero luminosissima e con l’OIII si stacca perfettamente.sembra una fotografia! A 150x +OIII si vede il bordo sfilacciato e frastagliato..." Anche qui, purtroppo, il filtro interferenziale ha segato le gambe al campo stellare.
Si passa al glorioso cigno con NGC6960 (velo). Su questo oggetto ho scritto:"... a 75x + OIII non mi sta tutta nell’oculare, è comunque molto ben “disegnata” e immersa nelle stelle della Via Lattea. La biforcazione è evidente e, nonostante 52cygni, la stella che le si proietta dentro dia un po’fastidio, fa un effetto molto suggestivo..."
Stessa cosa per l’altra parte della neb. velo, NGC6995.
A 75x + OIII è davvero enorme e stupenda, sembra una fotografia monocromatica, ha tantissimi filamenti intrecciati, giochi di luce e chiaroscuri e forma un arco enorme e frastagliato. Davvero surreale!
Si passa ad M29, tanto per “rimanere” in zona. È molto ricco di stelle, ma ne ha così tante sullo sfondo che viene un po’ penalizzato!
Nel frattempo, Giove si è alzato parecchio e uno sguardo al“Re” non potevo certo farmelo mancare!
Purtroppo la turbolenza è presente e sembra che si sia messa comoda. Si distinguono, comunque, diversi festoni sulla banda rimasta, gli scurimenti polari sono ovviamente evidenti, insieme a fasce minute sotto la NEB, e sotto ciò che rimane dalla SEB. Spingendo con l’ingrandimento, i satelliti diventano dei dischetti colorati, il che permette di riconoscerli.
Dopo questa osservazione, ho voluto “rilassarmi” girovagando nei campi stellari della Cassiopea e del Perseo, molto suggestivi anche se non ricchissimi di stelle.
A questo punto non posso che fermarmi e contemplare la Via Lattea estiva, che si congeda verso est insieme alle sue nebbiose nubi di stelle lasciando il posto a quella invernale con stelle brillanti su di un cielo nero pece! Il tutto dall’orizzonte est fino allo zenit e da lì fino ad ovest. Meraviglioso!
La notte è accompagnata dal lamento continuo dei cuccioli di volpe lasciati soli dalle madri durante la notte. Nonostante le volpi siano molto graziose, sarei stato più tranquillo senza sentirmele gironzolare lì vicino, ma che ci si può fare?
Con Andromeda molto alta ed M31 ben visibile, mi dedico all’osservazione di questo meraviglioso oggetto.
È tutto nebbioso, non mi sta’ tutta nell’oculare WA da 20 mm (75x), Il nucleo è molto puntiforme e luminoso, si notano bene due bande scure e quella più interna appare frastagliata verso il nucleo. La terza banda è appena visibile. M32 ed M 110 sono luminosi e nitidi, entrambi con il nucleo puntiforme e l’alone “allungato”.
Si passa ora a M33, la galassia del triangolo. E' davvero bella ed è anche molto grande. Si vedono bene due bracci molto granulosi, la sua luminosità superficiale è tuttavia molto bassa, in quanto questa galassia si presenta praticamente di fronte.
A questo punto “ritorno” su Andromeda con NGC404, una galassietta di mag. 10.1.
Su questo oggetto ho scritto:"... appare come una nube sferica un po’ sbiadita, il nucleo è molto puntiforme, quasi stellare..." Purtroppo una stella di mag. 5,6 è presente nel campo è da non poco fastidio.
Altra graziosa galassia è NGC1023, una galassietta situata nella costellazione del Perseo e, nonostante sia di magnitudine maggiore della precedente (10.4), è ben più luminosa in quanto vista quasi di taglio. Mi ricorda molto M31 vista nel cercatore. Il nucleo qui è sferico e poco puntiforme.
Un oggetto che avevo momentaneamente trascurato sono senza dubbio le Pleiadi. Sono ovviamente stupende, di un blu ghiaccio davvero fantastico, con la nebulosità ben visibile attorno a Merope e ad alcune altre stelle dell’ammasso.
Anche se bassissima tento l’M1, famosa S.nova nel Toro, la forma è netta, ma a causa della sua altezza e dell’alba appena iniziata, non si nota altro.
E ora, come se ne è andato ore prima, il sole è tornato e con la sua luce sta inghiottendo nuovamente tutte le stelle, mentre Orione comincia a sorgere glorioso a sud-est,con la splendente Betalgeuse e la sua cintura.
Uno spicchio di luna fa ora capolino dietro gli alberi, ecco un compenso extra per la nottata in bianco.
Ora le rondini cinguettano nuovamente, si vedono di nuovo gli alberi ondeggiare, il torrente scorrere e l’aria farsi più fresca .
Che dire? A volte, al caos moderno preferisco il silenzio di una notte e la brezza dell’alba…

Davide Tundis




CIELI SERENI

domenica 20 giugno 2010

migliorie ai vecchi focheggiatori Synta....


Il fabbricante cinese Synta (alias Skywatcher-Konus-Ziel) lancia da anni sul mercato telescopi che, grazie al loro costo relativamente modesto e alla qualità più che discreta, hanno rivoluzionato l'intero settore dell' astronomia amatoriale.
Da qualche anno a questa parte il design dei modelli è cambiato insieme ad alcuni piccoli accorgimenti. Migliori trattamenti, qualità ottico-meccanica migliore.
Il problema maggiore che opprimeva i vecchi modelli di rifrattori acromatici e newton era, a mio modesto parere, il focheggiatore.
Esso, come altre parti meccaniche, è nella vecchia serie ricoperto da un grasso lubrificante (se cosi si può chiamare) appiccicosissimo e denso, mi ricorda molto la resina degli alberi, anche per il colore giallognolo. E' questa sostanza che rende scattoso e durissimo il movimento di focheggiatura, e vi assicuro che un telescopio poco stabile con un focheggiatore duro e scattoso...beh, non è semplice da gestire al meglio.
Il focheggiatore in se, tuttavia, non è malissimo. Per migliorarlo bastano semplici accorgimenti.
Smontate il focheggiatore svitando le quattro viti nere che lo tengono. A questo punto vedrete il pignone che gira ruotando le manopole con sopra un fermo di forma quadrata con due alettine all'estremità. Tirate fuori il fermo senza piegarlo.
Estraete il pignone ora libero ed il tubo con la cremagliera.
Come notate è tutto appiccicaticcio e pieno di quel grasso scadente: và tolto.
Purtoppo, l'alcol etilico non lo scalfisce affatto e l'acetone ha serie difficolta a farlo. Il solvente più efficace e allo stesso tempo più reperibile è la benzina...si, avete capito bene, semplice benzina verde (anche se può sembrare banale, non usate gasolio!! Peggiora le cose senza togliere nulla). Bagnate un panno con della benzina e rimuovete con esso i residui di grasso su tutti i componenti, non ne deve rimanere nulla.
A questo punto asciugate la benzina sulle componenti e ungete il tutto con del comunissimo olio motore , anche quello per motori a 2 tempi va bene. Spargete l'olio... non vi preoccupate se sulla cremagliera non entra fra i dentini. Oliate bene la parte superiore del tubo dove tocca la vite di blocco. Rimontate il tutto oliando le scanalature della culatta del telescopio dove alloggiano le astine del pignone. Stringere troppo le 4 viti nere che chiudono il meccanismo farà appesantire il movimento di focheggiatura, quindi trovate il punto di chiusura delle viti che vi sembra migliore.
A questo punto il focheggiatore dovrebbe essere più leggero e preciso, ovviamente al posto dell' olio si può usare del grasso, chiaramente di qualità!
Con questo trattamento il mio piccolo konus ha un focheggiatore più preciso del Craiford senza demoltiplica che equipaggia il mio GSO dobson da 12".
Alla prossima!

giovedì 10 giugno 2010

sessione osservativa 07/06/2010

Sin dal mattino, questo caldo lunedì si è presentato bene, l'aria è secca e il cielo è di un profondo azzurro, spazzolato da una brezza leggerissima.
Rendendomi conto della giornata, mi organizzo la sera in modo da non avere problemi.
Alle 23.30 il cielo appare libero e terso. Purtroppo delle nubi cirriformi fanno capolino a est ed a sud est. Imposto la sveglia alle 2.00 e cado fra le braccia di morfeo. Alle due in punto la sveglia suona come da programma. il tempo di prepararmi alla notte e scendo nel cortile a "svegliare" il 12" assopito sotto un grosso telo nero. Il triangolo estivo domina il cielo insieme alla via lattea e le sue nubi, incastonate in essa come diamanti. Si spengono le luci...punto il dobson in uno dei grandi campi stellari offertomi dalla serata... semplicemente stupendo! Nonostante il coma, che in questa situazione può essere fastidioso, il WA 66° 20mm apre le porte a miglia di stelle, alcune bianche, altre rosse, qualcuna azzurra. Monto il mio OIII al barilotto e muovo il tutto verso M8 ( la nebulosa Laguna). Il ponte di Herschel si presenta definitissimo, con particolari fotografici. L'ammasso aperto, contenuto al suo interno, è evidente e spettacolare nonostante l'OIII. L'OIII penalizza molto le stelle, ma i particolari che aggiunge sono impagabili.
Il prossimo oggetto è M11. Davvero spettacolare a 75x con stelle finissime e sparpagliate, sembra quasi un globulare! Il cielo è impeccabilmente nero e il coma non dà alcun fastidio.
Si passa a M20( la nebulosa Trifida) con l'OIII si vedono chiaramente le 2 zone di nebulosità, una delle quali solcata dalle classiche 3 bande di polveri, non è bella come la "Laguna" ma è senza dubbio interessante. Anche qui il fondo è scuro e il coma non disturba.
Altro oggetto è un ammasso aperto , NGC 6633, davvero molto suggestivo, le stelle sono ben contrastate con un colore bianco-azzurrino.
Tra le cime degli alberi ecco spuntare Giove, la turbolenza è cosi forte da non notare nessun particolare sul disco ribollente e deformato.
La Via Lattea e le altre stelle cominciano a svanire...l'alba...mi giro a raccogliere il Pl 25mm che sta rotolando su e giù per la base del dob e, voltandomi di nuovo, vedo qualcosa che, nella sua essenzialita', non mi ha mai dato tanta emozione come ora. La Luna sta sorgendo, un sottile spicchio lascia vedere i mari immersi nella luce cinerea, uno spettacolo che non mi ha mai emozionato quando il giorno muore, ma che, durante la sua nascita, mi sta facendo salire il cuore in gola. Questa falce luminosissima, immersa nell' azzurro dell'aria fresca di questa mattina di inizio estate. si alza lenta, al telescopio appare meravigliosa , ma non quanto appare all' occhio nudo che la sa cogliere. La sessione si chiude alle 04.08 con il canto del gallo e il cielo azzurro preannuncia una nuova , meravigliosa giornata.

mercoledì 2 giugno 2010

mal tempo.......

è un po' di tempo che non pubblico nulla in questo blog, beh, questo è un blog di astronomia, e se il firmamento è coperto dalle nuvole, beh....non è colpa mia! purtroppo i 2 pargoletti fino ad ora sono rimasti sigillati senza poter lavorare, è davvero stressante dover aspettare le condizioni atmosferiche ideali che a maggi doverebbero essere quantomeno in minima parte favorevoli.
oggi è un bel giorno, probabilmente la serata permetterà qualche veduta. Tutto ciò serve a far scaldare i motori in attesa della via lattea estiva ben alta, per il momento mi accontento di qualche doppia e qualche galassietta. il report non tarderà ad arrivare!

lunedì 29 marzo 2010

in quota...freddo stelle ed aria pura


lunedì 15 marzo ho passato una bella serata in montagna con il pargolo da 30cm. La serata si era rivelata ottima già dal mattino, un bel blu che invadeva il cielo attraversato da una leggera brezza che accarezza l'erbetta primaverile cresciuta dopo il gelido inverno sui ridenti colli affacciati su di un mare smeraldo.
E arrivò, il tramonto arrivò. Il caldo e maestoso sole si è buttato ormai nel freddo abbraccio dell'orizzonte per lasciare il posto alle sue lontanissime sorelle, le stelle.
Un gruppetto di nuvole biancastre ha fatto capolino dalle montagne ad est e propio non ne vuole sapere di lasciare il campo.
Nonstante tutto, mi preparo come si deve, reduce dall'esperienza da surgelato della scorsa volta, mi imbottisco per bene, carico il grosso tubo in macchina insieme agli oculari e parto. Mio padre alla guida non ha nessuna voglia di prender freddo...così dice.
Partiamo alla volta di un posto vicino e parecchio inquinato dalla luce, ma non malissimo. Sceso dalla macchina il problema risulta ben visibile, quelle piccole e buffe nuvolette non solo non hanno sgomberato, ma si sono mangiate anche mezzo cielo!
Che si fa? Il tele è già in macchina e scaricare 33kili di telescopio per nulla non mi sembra una scelta azzeccata.
Tentiamo la fortuna. Ci si avvia per un buon posto, buio e freddo. La scalata è cominciata da un pezzo, ad un certo punto faccio segno di fermarsi e l' "autista" prontamente esegue.
Le nuvole ormai coprono più della meta della volta celeste e le speranze sembrano ormai perdute.
3 gocce d'acqua sbattono sul vetro attirando la mia attenzione.
Non ci siamo fatti mica tanti Km per tornare a casa a mani vuote, vero? La speranza è ormai sul punto di morire. Dico: andiamo avanti, si schiarirà(spero!). Mio padre manda su di giri il due litri sovralimentato del Ranch Peugeot lungo le ripide salite di terriccio umido e fangoso.
Arrivo nel piccolo spiazzo di erbetta da cui di solito osservo, scruto in alto.
Le nuvole, sospinte dal vento che soffia in quota, si stanno allontanando rapidamente, come sono venute, lasciando libere le stelle. Il Leone si estende ruggendo in celo in tutta la sua magnificenza, finalmente libero.
Non perdo tempo, monto tutto quanto per bene e comincio ad osservare. M42 sta cominciando ad abbandonare il cielo, tra qualche settimana si butterà nell'abbraccio del sole. La punto con il WA da 20mm ed osservo, ovviamente è bellissima. Questo meraviglioso oggetto è stato descritto da me più volte, quindi non mi dilungherò a scrivere ancora righe su di esso (anche se le meriterebbe).
Il secondo oggetto da me puntato( ed osservato) è M78, due nubi grigiastre irregolari, che si stagliano su un fondo nero interrotto da qualche sporadica stellina. Una delle due "nuvolette" ha al propio interno due stelline ben visibili: bello!
Continuo affondando nelle piccole galassie dell'Orsa Maggiore, approdando sulla coppia M81-82.
M81 è davvero bella, si intravedono le spire, ma M82...woow! Un enorme sigaro atraversato da tue bande scure, davvero fantastico, da un estremità sembra che esca del fumo, ora capisco perché viene chiamata "il sigaro". dico addio a questa bellissima visione e muovo li "cannone" verso il globulare M3. A 46X questo ammasso è risolto solo nell'alone,a 75X un po più risolto, a 150X l'ammasso è completamente risolto fino al nucleo, anche se rimane un po' "granuloso". La visione è davvero mozzafiato comunque, le stelle si concentrano in modo un pò irregolare verso il centro, il tutto su di uno sfondo nero come la pece! Quando qualcuno vi dice "M3 è uno dei più bei globulari del nostro emisfero," beh...credetegli!
Inserisco il 32mm da 2" e parto alla ricerca del famoso tripletto nel leone. Dopo un po di ricerche eccole qua, entrano tutte e 3 nel campo del mio oculare, M65 ed M66 si staccano molto bene dal fondi cielo, NGC3628 invece è più sbiadita e confusa, ha un aspetto "spettrale", sembra una leggera nebbiolina. M65-66 mostrano le loro forme molto bene, ma non si notano particolari interessanti.Il tripletto è davvero molto suggestivo, la migliore resa la si ha a bassi ingrandimenti, alzandoli non ho ricavato nuovi particolari su nessuno dei 3 soggetti. Uno spettacolare "spettacolo" mi è offerto dalle due galassie interagenti NGC3227 ed NGC3226, le quali si distinguono senza la più minima fatica e si capisce perfettamente ciò che sta accadendo fra di loro: le loro forze gravitazionali le faranno unire andando a creare una galassia più grande.Si staccano discretamente al fondo, davvero niente male!
Altro oggetto è M97. A 75X si stacca a meraviglia, si notano perfettamente alcune irregolarità sul disco, la visione é davvero appagante, sembra uno sbuffo di fumo rotondo, davvero fantastico.
Il vento comincia ad aumentare, ancora è sostenibile però...
M46... la sua visione è davvero spettacolare, la planetaria nel suo centro fa uno strano effetto, a 75X sembra una foto.Tantissimi diamanti finissimi su di un telo di gomma nera! Questo sembra.
A quel punto il vento aumenta davvero tanto e il tele comincia a muoversi da solo.
Nonostante tutto, non posso certo lamentarmi, il cielo mi ha graziato con questa giornata!

domenica 21 marzo 2010

OIII omega optical


dopo 4 giorni dall' ordine(diciamo 3 perche l'e-mail l'ho mandata domenica alle 22.00, mi è arrivato il filtro OIII omega optic, comprato per 89€ da tecnosky, il filtro mi arrivato in una scatolozza parecchio grande, aprendo ho notato la quantità di imballaggio utilizzato(ben venga!), dopo parecchi strati di carta da imballaggio, ma propio parecchi, trovo lo scatolino del filtro in questione, lo scatolino è ben fatto, e porta il marchio e i dati tecnici sopra, il filtro si trova all'interno dentro una bustina di carta plastificata.
anche il filtro porta i dati sopra, ed è esteticamente ben fatto.
erano 13.30, quindi ho fatto scoppiare le bollicine dell'imballaggio fino alle 19.00 e poi ho tirato fuori il dob nel cortile.
la luna disturba parecchio, e ci sono anche parecchie luci nei dintorni, la curiosità è tanta.
primo soggetto...m42, WA 20mm senza filtro e molto ben strutturata, ma niente che non abbia gia visto meglio. monto il filtro e...la nebulosa scoppi davanti a me con le ali davvero molto ben strutturate, si chiude quasi, sembra una foto, è fantastica! le linee sinuose.
a quel punto monto il PL skywatcher che fa 150x, la nebulosa ovviamente perde un po di luminosità, ma le polveri del dente si scolpiscono in un modo impressionante, e davvero fantastico, le intricate strutture di polvere si rilevano senza difficoltà, bellissimo! purtroppo le stelle perdono parecchio, e si colorano di un leggero verdino, (che non mi ha infastidito affatto).
punto m46 a quel punto con il 20mm, il filtro già "in canna", la planetaria, si vede, ma l'non è luminosissima, lo è poco più di quando la vedo in genere senza filtro, a quel punto penso "dove è l'intoppo?" tolgo il filtro e... faccio fatica a vederla!!!, l'aumento di contrasto e favoloso! a quel punto punto le pleiadi. La differenza è poca ma c'e, la nebulosità salta ben più all'occhio con l'OIII.
a quel punto sposto il tele a caso, quasi senza volerlo, d'istinto infilo l'occhio nell'oculare e...una nebulosa!! ma quale? in quel punto non ho mai visto nulla! che sarà mai? e ben strutturata con linee abbastanza nette...tolgo il filtro e...non c'e!, non c'è nulla!, lo rimonto e in un attimo eccola la!Allora incuriosito torno a casa davanti al PC e apro il programma stellarium, sapete cos'era? il gabbiano! non l'avevo mai visto, davvero bello.
e questo è tutto per il momento!


ciao e cieli sereni

venerdì 12 marzo 2010

La via lattea














la Via Lattea... delizia degli occhi,pane per l'astrofilo,silenziosa compagna delle serate estive, la nostra casa...
Purtroppo le via lattea è sempre più dilaniata dall'inquinamento luminoso che colpisce le città e le zone suburbane, ha bisogno di oscurità per essere osservata, le zone di montagna sono l'ideale.
Quante serate passate ad osservare questo oggetto che attraversa anno dopo anno il cielo immutato e sempre più misterioso.
Ma ora parliamo di lei.La Via Lattea è la galassia a cui appartiene il sistema solare, e una galassia a spirale barrata, il suo diametro di circa a 100.000anni luce, mentre il suo spessore ne conta "appena" 1000.il numero delle stelle che la compongono è incerto, secondo alcune fonti sarebbero circa 200.000.000.000 altre 400.000.000.000 miliardi,in realtà, il numero esatto dipende dal numero di stelle di piccola massa al momento molto incerto.
Molti miti, formulati dalle popolazioni di tutto il mondo,si sono poste come obbiettivo spiegare l'origine della via lattea.il nome italiano inglese ed europeo in generale deriva dal greco αλαξίας, Galaxias, che deriva a sua volta da γάλαϰτος, galaktos ossia latte.
il nome deriva da un episodio della mitologia greca. Zeus invaghitosi di di alcmena , dopo avere assunto le fattezze del marito, il re di Trezene anfitrone, ebbe un rapporto con lei, la quale rimase incinta. Dal rapporto nacque Eracle , che Zeus decise di porre, appena nato, nel seno della sua consorte Era mentre lei era addormentata, cosicché il bambino potesse bere il suo latte divino per diventare immortale. Era si svegliò durante l'allattamento e realizzò che stava nutrendo un bambino sconosciuto: respinse allora il bambino e il latte, sprizzato dalle mammelle , schizzò via, andando a bagnare il cielo notturno; è questa l'origine, secondo gli antichi greci , della "Via Lattea".
Gli antichi egizi consideravano la Via Lattea la controparte de Nilo, un fiume chiaro che attraversa il cielo notturno come il fiume Nilo attraversa la terra.
nell'Asia centrale è chiamata la via di paglia, in cina il fiume d'argento.
oggi sappiamo di che ciò che ci troviamo davanti quando osserviamo la Via Lattea non è altro che una enorme nube di gas,polveri e stelle in rotazione, ma nessuna teoria o conoscenza scientifica potrà spegnere il mistero che esercita su di noi questa silenziosa compagna dei cieli estivi.

Ciao a tutti e cieli sereni .

Davide Tundis

venerdì 5 marzo 2010

RKE 20mm WA VS Ploosl skywatcher 26mm

Questi due oculari possiedono parecchie differenze,per prima cosa il prezzo.Il prezzo del RKS è 76€, quello del ploosl solo 51.
qui sotto ho elencato le varie caratteristiche dei due oculari...
(listino prezzi di "ottica miotti")


Oculare skywatcher
schema ottico: ploosl
focale: 26mm
numero di lenti: 4 in 2 gruppi
campo apparente: 52°
diametro barilotto: 31,8mm
costo: 51€

Oculare RKE
schema ottico: RKE
focale: 20mm
numero di lenti: ?
campo apparente: 66°
diametro barilotto: 31,8mm
costo: 76 €

la prova sul campo...

ho testato questi due oculari in modo approfondito sulla luna ed M42 con il mio dobson GSO 12".
Una serata di modesto seeing, la luna parecchio alta tra il primo quarto e la luna piena.
monto l'RKE, punto la luna e comincio ad osservare affamato di dettagli.la luna è abbagliate, e il largo campo di questo oculare regala una piacevole veduta circostante, ovviamente questo campo non è pienamente sfruttabile a causa del rapporto focale spinto del mio telescopio (f5), tuttavia la visione è davvero appagante nonostante una leggera curvatura di campo.
mi godo tutti i particolari offerti e dopo un ultima occhiata sostituisco l'oculare con il ploosl.
Le prime differenze saltano immadiatamente all'occhio, la curvatura di campo assente,e una incisione nei dettagli superiore, questi guadagni si perdono nello striminzito campo di 52° offerto dallo schema ploosl.1 a 0 per il ploosl, che nonostante il prezzo inferiore di 25€ sfodera immagini di leggermente più incise.
altra notte, altro cielo...
M42,la nebulosa di orione...uno dei più belli spettacoli della natura.
anche questa volta inserisco per primo l'RKE, punto e...beh la visione è davvero incredibile, la nebulosa si estende in tutto il campo dell'oculare con forme diverse e sinuose,davvero fantastico!
il tutto immerso tra deboli stelle che spuntano dalla nebulosità, il largo campo di questo oculare si stà dimostrando davvero utile.
inserisco il ploosl e...si, la nebulosità è appena e sottolineo APPENA più incisa, ma il ristretto campo di questo oculare non mi permette di godere della stessa visione dell' RKE.
In questo caso la spunta decisamente il 20mm.
1 ad 1, parità.
questo significa che ognuno dei due ha un impiego nel quale sovrasterà l'altro.

Conclusione...
se volete belle immagine deepsky senza spendere troppo comprate l'RKE, ma se volete vedere la luna o vi serve un oculare che può' essere strapazzato come nelle serate pubbliche e che abbia un buon rapporto qualità/prezzo, allora comprate il ploosl Skywatcher, vale il suo prezzo in pieno.

Ciao a tutti e cieli sereni