martedì 10 agosto 2010

Dal tramonto all'alba...

Nella sera fra il 7 e 8 agosto mi sono permesso una serata in una piccola “piazzola” a pochi metri da casa. Questa piazzola è ricoperta di erbetta molto bassa che contiene efficacemente il calore.
La serata è buona, ma non eccezionale. Comincio a montare il tutto. Al tramonto sono “operativo” con il dobson in perfetta temperatura.
Il primo oggetto della serata è Albireo, per chi non l’avesse mai osservata è meglio che si affretti a farlo! A 75x sono due gemme colorate sopra un tappeto di stelle, si risolvono già nel cercatore 9x50!
Si continua con gli ammassi del Sagittario. Grazie alla bassa ostruzione del secondario ( 21%), le stelle sono molto puntiformi, di poco più grandi del mio acro f 8, ma con un’immagine molto più luminosa.
M11, a bassi ingrandimenti sembra un globulare, e da 75x che si comincia a sospettare la sua vera natura. A 150x le stelle si sparpagliano, ora si che sembra un ammasso aperto. In qualunque caso e molto suggestivo!
Dopo una breve ricerca, approdo sui due ammassi M18 e M24. M24 ha stelle molto fini e minute, M18 invece è meno concentrato ma più luminoso. Entrambi appaiono in un campo particolarmente ricco (siamo in piena Via Lattea, non dimentichiamolo!).
L’oggetto che però mi ha più stupito è stato M17 (the Omega nebula) che con l’OIII mi ha fatto annotare: "...è stupenda, sembra una fiamma. Sono visibili molti chiaroscuri, la sua nebulosa oscura è visibile come un “buco” fra la nebulosità..."
E anche questo oggetto è immerso in un ricco campo stellare, che purtroppo viene fortemente penalizzato dall’OIII.
Davvero bella anche M27 (dunbell nebula). Iinfatti, questa enorme planetaria dava il meglio di se già a 75x. Su questo famoso oggetto ho annotato: "... senza OIII sembra una foto a bassa esposizione, è immersa in un campo ricco di stelle di varia grandezza. .." Con l’OIII le stelle si “oscurano” ma la planetaria si presenta in tutto il suo splendore! Ha una colorazione verdognola e si osservano parecchi chiaroscuri e variazioni di luminosità.
Ora non poteva mancare una famosa gemma quale M57, che per me rappresenta la “classica” nebulosa planetaria, quella che uso come esempio quando parlo di questi oggetti.
Su di essa ho potuto annotare: "...appare in un campo abbastanza ricco, è davvero luminosissima e con l’OIII si stacca perfettamente.sembra una fotografia! A 150x +OIII si vede il bordo sfilacciato e frastagliato..." Anche qui, purtroppo, il filtro interferenziale ha segato le gambe al campo stellare.
Si passa al glorioso cigno con NGC6960 (velo). Su questo oggetto ho scritto:"... a 75x + OIII non mi sta tutta nell’oculare, è comunque molto ben “disegnata” e immersa nelle stelle della Via Lattea. La biforcazione è evidente e, nonostante 52cygni, la stella che le si proietta dentro dia un po’fastidio, fa un effetto molto suggestivo..."
Stessa cosa per l’altra parte della neb. velo, NGC6995.
A 75x + OIII è davvero enorme e stupenda, sembra una fotografia monocromatica, ha tantissimi filamenti intrecciati, giochi di luce e chiaroscuri e forma un arco enorme e frastagliato. Davvero surreale!
Si passa ad M29, tanto per “rimanere” in zona. È molto ricco di stelle, ma ne ha così tante sullo sfondo che viene un po’ penalizzato!
Nel frattempo, Giove si è alzato parecchio e uno sguardo al“Re” non potevo certo farmelo mancare!
Purtroppo la turbolenza è presente e sembra che si sia messa comoda. Si distinguono, comunque, diversi festoni sulla banda rimasta, gli scurimenti polari sono ovviamente evidenti, insieme a fasce minute sotto la NEB, e sotto ciò che rimane dalla SEB. Spingendo con l’ingrandimento, i satelliti diventano dei dischetti colorati, il che permette di riconoscerli.
Dopo questa osservazione, ho voluto “rilassarmi” girovagando nei campi stellari della Cassiopea e del Perseo, molto suggestivi anche se non ricchissimi di stelle.
A questo punto non posso che fermarmi e contemplare la Via Lattea estiva, che si congeda verso est insieme alle sue nebbiose nubi di stelle lasciando il posto a quella invernale con stelle brillanti su di un cielo nero pece! Il tutto dall’orizzonte est fino allo zenit e da lì fino ad ovest. Meraviglioso!
La notte è accompagnata dal lamento continuo dei cuccioli di volpe lasciati soli dalle madri durante la notte. Nonostante le volpi siano molto graziose, sarei stato più tranquillo senza sentirmele gironzolare lì vicino, ma che ci si può fare?
Con Andromeda molto alta ed M31 ben visibile, mi dedico all’osservazione di questo meraviglioso oggetto.
È tutto nebbioso, non mi sta’ tutta nell’oculare WA da 20 mm (75x), Il nucleo è molto puntiforme e luminoso, si notano bene due bande scure e quella più interna appare frastagliata verso il nucleo. La terza banda è appena visibile. M32 ed M 110 sono luminosi e nitidi, entrambi con il nucleo puntiforme e l’alone “allungato”.
Si passa ora a M33, la galassia del triangolo. E' davvero bella ed è anche molto grande. Si vedono bene due bracci molto granulosi, la sua luminosità superficiale è tuttavia molto bassa, in quanto questa galassia si presenta praticamente di fronte.
A questo punto “ritorno” su Andromeda con NGC404, una galassietta di mag. 10.1.
Su questo oggetto ho scritto:"... appare come una nube sferica un po’ sbiadita, il nucleo è molto puntiforme, quasi stellare..." Purtroppo una stella di mag. 5,6 è presente nel campo è da non poco fastidio.
Altra graziosa galassia è NGC1023, una galassietta situata nella costellazione del Perseo e, nonostante sia di magnitudine maggiore della precedente (10.4), è ben più luminosa in quanto vista quasi di taglio. Mi ricorda molto M31 vista nel cercatore. Il nucleo qui è sferico e poco puntiforme.
Un oggetto che avevo momentaneamente trascurato sono senza dubbio le Pleiadi. Sono ovviamente stupende, di un blu ghiaccio davvero fantastico, con la nebulosità ben visibile attorno a Merope e ad alcune altre stelle dell’ammasso.
Anche se bassissima tento l’M1, famosa S.nova nel Toro, la forma è netta, ma a causa della sua altezza e dell’alba appena iniziata, non si nota altro.
E ora, come se ne è andato ore prima, il sole è tornato e con la sua luce sta inghiottendo nuovamente tutte le stelle, mentre Orione comincia a sorgere glorioso a sud-est,con la splendente Betalgeuse e la sua cintura.
Uno spicchio di luna fa ora capolino dietro gli alberi, ecco un compenso extra per la nottata in bianco.
Ora le rondini cinguettano nuovamente, si vedono di nuovo gli alberi ondeggiare, il torrente scorrere e l’aria farsi più fresca .
Che dire? A volte, al caos moderno preferisco il silenzio di una notte e la brezza dell’alba…

Davide Tundis




CIELI SERENI