martedì 16 novembre 2010

Sessione osservativa 14/11/2010

La serata è cominciata verso le 00.40 e si è conclusa alle 05.45/55.
Dopo essere rincasato da una pizza con gli amici intorno alle 00.20, mi è mi è bastato il tempo di raccogliere il materiale cartaceo, posizionare il telescopio in cortile e prepararmi un buon caffè…
Ovviamente ho usato oculari di focali differenti fra loro, qui li presento e dopo, quando ne parlerò nelle osservazioni, li chiamerò per focale. Gli oculari sono: 32 mm TS (schema ottico ignoto) RKE 20mm RKS, Pl 10mm Skywatcher, Ke 6,3 mm Skywatcher.

M45: 32/20 mm
Il colore azzurro è evidentissimo e si nota una leggera nebulosità intorno a Merope.
Si vedono molte stelle di fondo oltre alle 7 più luminose, la visione è ovviamente spettacolare!
M42-43: 20/10/6,3 mm
M42, ogni volta che la vedo sembra sempre più bella.
Le “ali” senza OIII sono molto sviluppate, ci sono innumerevoli chiaroscuri e la nebulosità si estende in tutto il campo dell’oculare. Il trapezio è molto luminoso e si vedono altre deboli stelline sparse a casaccio nella nebulosità.
M43 con la sua neb. oscura è anche essa molto suggestiva.
Con l’aggiunta del filtro OIII, il fondo cielo si scurisce e i chiaroscuri si fanno più marcati, la visione generale è più “incisa”. Ora il “dente” appare frastagliato ed irregolare e M43 è ricco di chiaroscuri, la nebulosa oscura che lo attraversa è ora più netta.
A 150x (10mm+OIII) il dente è frastagliato e irregolare, ha particolari fotografici ed è davvero surreale.
Con il 6,3mm+OIII, a 240x circa, l’immagine si scurisce ma si “entra” quasi nella neb. oscura. Si notano tantissime sfumature grazie al luminosissimo sfondo, si vede dove le polveri sono più o meno dense, ora è davvero incredibile!
NGC 1977: 20 mm.
Con il 20 mm e l’OIII si stacca discretamente dal fondo cielo con la sua classica banda oscura ondulata che lo attraversa.
NGC 2024: 20 mm
Chiamata comunemente nebulosa fiamma, si stacca bene dal fondo cielo e appare nel campo dell’oculare con la luminosa ζ Ori.
È visibile nell’oculare come una nubecola tagliata in 2 da una regione scura che si dirama verso nord nella parte centrale, l’OIII non dà un grande aiuto, anche senza filtri però la forma è molto netta.
M78: 20 mm.
M78 è un oggetto che, devo ammettere, non mi è mai piaciuto. Si presenta all’oculare del dobson come una nebbiolina irregolare nella quale sono presenti 2 stelle, si intuisce nella parte inferiore la nebulosa oscura che la attraversa.
NGC 2237/39/46 (Nebulosa rosetta)+ ammasso NGC2244: 20 mm
Senza OIII si vede solo l’ammasso aperto NGC2244, composto da stelle di diversa luminosità e, sotto celi abbastanza bui (come nel mio caso, è visibile anche ad occhio nudo come una macchietta lattiginosa.
L’ammasso in se è molto esteso, non contiene molte componenti e non ci sono segni di condensazione.
Aggiungendo l’OIII, le stelle dell’ammasso perdono luminosità, ma tutto intorno all’ammasso si forma una specie di nebbia, come se l’oculare fosse appannato. Questa “nebbia” è davvero molto estesa e forma un “buco” dove risiede l’ammasso. Piuttosto suggestivo,direi!
M1: 20 mm.
Si stacca molto bene dal fondo celo, ha l’aspetto di una nube molto irregolare e si intuisce anche qualche filamento interno, qui l’OIII non aiuta molto anzi…
NGC 1750/58: 20 mm.
Sono 2 ammassi aperti che si trovano fra le “corna” della costellazione del Toro. Questi due ammassi appaiono uniti solo in prospettiva, non hanno alcuna interazione gravitazionale fra loro.
All’oculare appare un bell’ammasso stellare abbastanza ricco di stelle discretamente brillanti, privo di condensazione.
Osservando con più attenzione si riesce anche a distinguere un ammasso dall’altro.
M36/37/38: 20 mm
A mio avviso, il più bello di questi tre ammassi stellari è M37.
Questo ammasso appare nell’oculare con centinaia di stelline minutissime che hanno come sfondo un cielo nerissimo, ha una modesta concentrazione centrale e forma vagamente sferica.
M36 ed M38 invece possiedono astri più brillanti ma in numero inferiore, senza alcuna condensazione.
M36 ed M37,sotto un cielo discretamente buio, sono visibili ad occhio nudo come piccole macchiette nella costellazione dell’Auriga.
M35: 20 mm
È un ammasso molto affascinante, è molto ricco di stelle, non possiede segni di condensazione e le sue componenti sono di innumerevoli luminosità, come per dire “c’è né per tutti”!
NGC 2392 (eskimo): 20/10 mm
Appare nel campo del 20 mm davvero piccola ma davvero luminosissima!
Già così si riescono a cogliere particolari come la differenza di luminosità dal centro all’esterno.
Con il 10 mm è molto più godibile, ora si vede chiaramente un nucleo pressoché sferico circondato da un “anello” nebuloso un po’ più scuro; si intravedono alcuni chiaroscuri.
Con l’OIII questa planetaria diventa così luminosa che i chiaroscuri spariscono e il nucleo appare “bruciato”.
Ammassi aperti fra Unicorno e Cane mag.: 20 mm
La parte inferiore (e non solo) delle costellazioni Unicorno e Cane maggiore è ricchissima di ammassi stellari. Osservare quelle aree ricche di stelle è davvero molto emozionante.
In questa vasta area di cielo si possono ammirare miriadi di ammassi più o meno luminosi, alcuni sono composti da stelle finissime e piuttosto concentrate, altri sono così dispersi da essere di difficile individuazione, quasi ci si perde!
M46: 20/10 mm
È un oggetto molto bello ed interessante, appare nell’oculare come una miriade di stelle finissime (ricorda un po’ M37 in Auriga) con un accenno di condensazione centrale, ma ciò che rende interessante questo ammasso è la nebulosa planetaria NGC2438 ,che appare (prospettivamente) quasi al centro dell’ammasso.
A 150x +OIII appare sferica e di forma anulare, nonostante il filtro faccia perdere luminosità, il campo stellare rimanente crea un effetto molto suggestivo.
M47
Rispetto a M46, questo ammasso di stelle ha componenti molto più luminose, sparse su un’area piuttosto ampia.
Il numero di stelle di cui è composto è comunque ben inferiore a quello del suo “vicino”.
M44: 32 mm
È un oggetto davvero enorme, è davvero suggestivo!
Si capisce subito perche viene chiamato l’Alveare.
Innumerevoli stelle, alcune delle quali con luminosità molto alta, sono sparse in un’area parecchio più grande della luna piena. Il modo migliore per apprezzare questo oggetto, a causa delle sue grandi dimensioni, è però il binoolo.
M67: 20 mm
È un ammasso stellare abbastanza ricco, è composto da componenti di luminosità varia, anche se mediamente bassa, ha una leggera condensazione, a 75x è completamente risolto.
M97: 20/10 mm
È un oggetto piuttosto esteso, nonostante la sua natura di nebulosa planetaria.
Appare nel campo del 20 mm come una sfera gassosa ben staccata da un fondo cielo non particolarmente ricco.
Il contrasto aumenta parecchio con l’aggiunta dell’OIII. Con il 10 mm a 150x + OIII la visione è ben più suggestiva, si osservano al suo interno due stelline ed alcune differenze di luminosità.
M108: 20/10 mm
Questa luminosa galassia si osserva come una macchia di luce fortemente ovale e ben staccata dal fondo cielo, ha un nucleo puntiforme e molto luminoso.
A 150X il fondo cielo si scurisce e la visione diventa più comoda, niente di più.
Se si usano ingrandimenti bassi, questa galassia può essere osservata insieme a M97.
NGC 3226/7: 20/10 mm
Se il mio cielo fosse un pizzico più scuro, queste galassie si vedrebbero a contatto l’una con l’altra. Anche nel mio caso,comunque, si capisce perfettamente che sono 2 galassie interagenti.
Una è un po’ rotondeggiante, l’altra è decisamente più oblunga, il loro nucleo è piuttosto concentrato, quasi puntiforme, hanno entrambe un alone molto sviluppato e sono immerse in un fondo celo piuttosto povero di stelle.
Queste due galassie in interazione sono uno dei miei oggetti preferiti, sotto cieli scuri la loro osservazione è davvero emozionante.
M65/66/ NGC3628:20/10 mm
A 75X si osserva perfettamente la forma bizzarra di NGC3628, appare come una nubecola di forma molto allungata e dalle estremità sfumate. Si intravede oltretutto nella parte inferiore una regione più scura di polveri che la attraversa.
M65 a 150x appare con un nucleo molto pronunciato e luminoso, si intuisce una forma ad “S” molto allungata con le estremità che sfumano gradualmente.
M66 ha un alone molto più rotondeggiante.
Possiede un nucleo piuttosto luminoso che si allunga visibilmente per buona parte dell’alone in modo rettilineo. Penso che questi luminosi “filamenti” siano la “barra” dalla quale poi si sviluppano le classiche spire delle galassie a spirale barrata come questa.
NGC 3187/85/90/93: 20/10 mm
Questo splendido quartetto di galassie è a mio avviso davvero suggestivo.
NGC 3193 ed NGC 3190 sono le più luminose del gruppo e quest’ultima esibisce un nucleo molto puntiforme ed una forma allungata.
NGC 3193 appare vicinissima ad una stella di discreta luminosità che tuttavia non ne condiziona l’osservazione. Ha la forma nettamente sferica e un alone piuttosto esteso con una luminosità che sciama gradualmente dal centro verso l’esterno.
NGC 3187 è appena visibile in visione distorta, appare come una minuscola macchiolina al fianco di NGC 3190.
NGC 3185 esibisce un’accentuata forma ovale ed un nucleo molto puntiforme.
Saturno 10/6,3 mm
Eh si! Mentre il buio cominciava a vacillare per colpa del sole, è sorto Saturno.
Nonostante una turbolenza molto intensa a causa dell’altezza scarsa e le dimensioni angolari piuttosto scarse, si distinguevano senza alcuna difficoltà le anse degli anelli e per un istante mi è sembrato anche di intravedere la divisione di cassini.
Ormai le stelle inghiottite dall’azzurro del cielo sembrano spegnersi lentamente come piccoli fuochi senza più legna.
Così, una giornata comincia e un’avventura finisce.