venerdì 8 luglio 2011

Ortoscopici Unitron T-Japan (Kasai) 9-7mm


ho testato a fondo questi 2 ortoscopici made in Japan sul mio newtoniano f5, ricavandone una buona impressione generale.

Meccanica/estetica:

la meccanica è molto solida e robusta come da tradizione giapponese. Gli oculari sono pesanti e dall’aspetto molto solido , il barilotto in ottone è spesso, liscio e con una resistente cromatura, senza scanalatura di sicurezza.
Il corpo di ottone (?) verniciato di nero con la forma a tronco di cono mi è parso di adeguata comodità dorante l’osservazione per “controbilanciare” la bassa estrazione pupillare.
L’opacizzazione interna mi è parsa molto buona.
Il trattamento antiriflesso “multi coated” dona alle lenti riflessi azzurrini
L’estetica è spartana, senza fronzoli inutili, il corpo dell’oculare porta scritto in cima la focale, il trattamento e lo schema ottico, di lato è incollato un piccolo adesivo con la scritta T-japan. Essendo questi oculari commercializzati all’epoca dalla ditta Unitron di Roma, portano in cima, vicino ai dati sopra riportati l’ incisione azzurra del nome “Unitron” a lettere maiuscole.

Prova sul campo :

questo schema ottico, non è molto adatto alle osservazioni deep sky, a causa del campo apparente molto ristretto, che può variare dai 43° ai 47°, che ,specie su telescopi non motorizzati, può dare qualche problema all’inseguimento. Tuttavia, grazie alle qualità sotto riportate, ho notato un ottima resa su oggetti poco estesi come nebulose planetarie e globulari.

Incisione: molto buona in entrambi i modelli.

Luminosità: in entrambi gli esemplari è molto buona, grazie alla presenza di “sole” 4 lenti nel progetto ottico (4 lenti in 2 gruppi, 3/1 ).

Luce diffusa: evidente nel 9mm, presente in maniera minore nel “fratellino” da 7mm su oggetti particolarmente luminosi.

Riflessi: N/D.

Coma: N/D.

Immagini fantasma: N/D.

Astigmatismo: nel 9mm è evidente ai bordi estremi ma non presente al centro, nel 7mm invece l’immagine risulta astigmatica in praticamente tutto il campo (anche se al centro in maniera piuttosto modesta).

Aberrazione cromatica: su oggetti stellari particolarmente luminosi (provato su Vega) , questa aberrazione si presenta nel 9mm leggerissima e nel 7mm è appena percepibile.

Aberrazione Sferica: entrambi gli oculari presentano un fuoco molto preciso, segno di una perfetta correzione della sferica.

In conclusione:

questi oculari sono ancora acquistabili in italia marchiati Kasai per una cifra di circa 80€.
Sconsiglio di acquistare questi oculari NUOVI.
consiglio invece di aggiungere 15-20€ al budget e acquistare gli ortoscopici della tedesca Baader Planetarium, che vantano trattamenti ottici fra i migliori attualmente in commercio, notevolmente più avanzati dei “fratelli” nipponici e una meccanica più gradevole e curata, oppure puntare nell’usato, all’interno del quale si possono trovare per circa la metà del prezzo del nuovo. Ma se si vuole più comodità e un campo più generoso, consiglio di rivolgersi verso moderni oculari planetari, decisamente più comodi e con prezzi ormai abbordabilissimi.

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