giovedì 30 giugno 2011

Astronomik CLS




Il filtro CLS è progettato per tagliare la porzione dello spettro visibile, nella quale emettono le lampade al Sodio e al mercurio dell’illuminazione pubblica, in modo da ottenere un abbassamento del chiarore del fondo cielo, rendendo più agevole e dettagliata la visione di soggetti deep sky da cieli urbani e sub-urbani.
Il filtro viene consegnato in una grossa scatola di plastica contenente un materiale spugnoso sul quale è riposto il filtro
Meccanica:
il barilotto è in alluminio anodizzato, leggero e resistente con sopra inciso marchio,tipo di filtro e un codice numerico.
Ho notato che il filtro, non è ben fissato nella sede, e si sposta di qualche decimo di millimetro tintinnando, ma essendo costituito da vetro PIANO, non crea problemi all’immagine, però può infastidire il fatto che un filtro di questo livello abbia simili problemi, sentendo diverse persone però, ho notato che solo alcuni filtri hanno questo problema, quindi generalmente non si presenta.
Prova sul campo:
sotto un cielo mediamente inquinato come il mio (mag. media stellare +5)il fondo cielo si scurisce vistosamente, lasciando intatta la luminosità degli oggetti e delle stelle, che però assumono una forte colorazione verde.
La cosa incredibile di questo filtro, e che può aiutare a staccare dal fondocielo tutti i tipi di oggetti deep sky, dalle nebulose ad emissione agli ammassi aperti o globulari.
Su nebulose come M42, l’effetto questo filtro è paragonabile a quello offerto dall’OIII omega optic, su oggetti come m57-27 invece l’effetto è ben più modesto.
Ha effetto addirittura su galassie di 12-13esima magnitudine (anche se in modo piuttosto modesto)
non ho notato riflessi interni introdotti dal filtro.
In conclusione
Se si tollera la forte colorazione delle stelle, lo trovo un filtro piuttosto consigliabile, fa bene ciò per cui è stato progettato.

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